giovedì 26 febbraio 2015

THE BABADOOK - QUANDO LE DONNE SPACCANO CULI




Ieri, quando il mio compagno mi ha annunciato che anche questa volta avremmo guardato un horror, ho iniziato ad imprecare in tutte le lingue del mondo. Io non voglio guardare  gli horror. No. Perché poi non dormo e, se non dormo, faccio fatica ad alzarmi ed al lavoro al posto mio ci mando l'uomo nero, i fantasmi, i pagliacci assassini ed altri simpaticissimi esseri spaventosi che il mio compagno ama propinarmi dopo le 23.00.
Ieri sera ad esempio mi ha costretta a guardare un film dal titolo che è tutto un programma: The Babadook.
Già solo il nome ti riporta automaticamente ad immaginare una creatura della notte, di quelle che spaventano i bimbi uscendo dagli armadi o da sotto i letti e, se a qualcuno l'idea fa solo ridere, a me fa ineluttabilmente cagare in mano, ed il mio simpatico fidanzato lo sa, solo che non gliene frega una mazza, tanto lui dorme come se gli avessero somministrato un barile di valium.
I primi cinque minuti di film sono trascorsi con me che facevo la sostenuta e smanettavo con il cellulare: dovevo fargliela pagare per avermi costretta a guardarlo.
Poi però, il film ha iniziato a catturare la mia attenzione, così ho messo via il cellulare e mi sono arresa alla visione del tanto temuto filmazzo.
Quello che da subito si intuisce, sono i gravi problemi comportamentali del piccolo Sam che affliggono la povera madre Amelia, protagonista della pellicola.
Infatti la poveretta si trova, dopo la morte del marito avvenuta lo stesso giorno della nascita di Sam, a dover lottare ogni giorno con i problemi del figlio, che io avrei gentilmente ucciso dopo i primi dieci minuti di film.
Ragazzi, 'sto bambino è insopportabilmente rompipalle. Io vi giuro che fossi stata sua madre lo avrei accoltellato ed il film si sarebbe concluso lì.
Questo adorabile frugoletto di sette anni non fa altro che urlare come una cazzo di allarme antincendio e disturbare sua madre in qualunque momento..e quando dico QUALUNQUE, intendo QUALUNQUE.
Scena: Amelia, che ormai son più di sette anni che non fa sesso e, nella sua vagina, conserva una ricamatissima ragnatela di filo spinato, sente il bisogno di un momento di intimità e, dopo aver messo Satana a letto, si munisce di vibratore e si infila sotto le coperte iniziando a praticare il famoso rito del trastullamento autonomo. Tutto procede secondo i piani e, proprio mentre la nostra protagonista è in preda a dei clamorosi spasmi pre-orgasmici, ecco arrivare il bimbo che si butta con tutto il peso sul letto gridando "MAAAAAAAAAAAAAAAAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA".
Inutile che io vi descriva la faccia della protagonista. Io sono certa che, nella sua mente,ha immaginato il figlio legato con dei fili di metallo al tronco di un albero sotto un temporale. E sarebbe pure stato poco.
Il piccolo Sam, che nel tempo libero si costruisce pericolose armi per sconfiggere i mostri e si fa espellere da scuola, non fa altro che distruggere in tutti i modi la quotidianità della nostra protagonista, costringendola a passare notti insonni ed a fare figure di merda bibliche.
Tanto per non farsi mancare nulla, siccome il piccolino ha dei terribili scatti di violenza, butta giù la cuginetta da una casa sull'albero, provocandole la rottura del setto nasale e dando alla zia un motivo in più per odiarlo.
Comunque, siccome Amelia è sempre sua madre, nonostante le si legga negli occhi l'intenzione di darlo in pasto ai leoni, ogni sera si prodiga per lui e gli legge le fiabe, finché una sera non gli capita in mano un bel libro dal titolo tutt'altro che fiabesco.
Amelia apre il libro e inizia a leggerlo al piccolo Sam.
Il libro è carico di disegni spaventosi e contiene una inquietante filastrocca che parla di questo spaventoso Babadook. Sam inizia ad avere paura ed Amelia, anche lei un po' sconvolta, chiude il libro ed intima a Sam di dormire senza preoccuparsi di nulla, perché "non esiste nessun mostro", ma una volta sola analizza il libro e ne rimane scossa, così tanto che decide di strapparlo e buttarlo via.
Le sue giornate proseguono pressapoco allo stesso modo e, man mano che si va avanti, si avverte il progredire della frustrazione ed angoscia che sommergono la protagonista, interpretata da una meravigliosa attrice, munita di doti comunicative davvero impressionanti. I suoi occhi, giorno per giorno, rivelano un'inquietudine ed un'esasperazione che non fanno che crescere a dismisura.
Anche il piccolo attore che interpreta Sam, nonostante sia di un fastidioso logorante, fa impressione per quanto è bravo: un giovanissimo talento che darebbe del filo da torcere anche ai migliori attori di Hollywood, e non scherzo.
Tornando alla trama di questo bellissimo film made in Australia: il libro, non si sa come e non si sa perché, viene ritrovato da Amelia davanti alla porta di casa, ricomposto, come se mai fosse stato stracciato in mille piccolissimi pezzetti. Non solo, quando lo apre, è chiaro che il contenuto è diverso e molto più macabro di prima, mostrando raccapriccianti disegnini di quella che sembra Amelia intenta prima a scannare il cagnolino, poi ad uccidere il bimbo (finalmente, sia lodato Gesù Cristo) e poi a togliersi la vita. Amelia, shockata, legge il testo che dice cose del tipo "lasciami entrare" e "lasciami vivere attraverso te", così chiude il libro e lo brucia, sicura di essersi sbarazzata del "mostro".
Intanto porta il piccolo Sam da un medico, in seguito ad una grave crisi epilettica, riuscendo anche a farsi prescrivere dei farmaci che lo facciano dormire ogni notte, almeno fino al giorno della visita psichiatrica, in modo da permettere ad Amelia di trascorrere una notte con la testa sul cuscino senza dover sopportare le urla isteriche di quel demonio riccioluto del figlio.
La prima notte seda il bimbo con le pillole magiche e riesce finalmente a dormire in pace..e le sembra quasi un sogno quando al mattino si alza e lo trova ancora immerso in un sonno profondo, quasi rinnega di averlo voluto annegare nella vasca durante il bagnetto.
I problemi insorgono la notte dopo, quando il Babadook si impossessa di lei, entrando nel suo corpo attraverso la bocca e la porta progressivamente alla follia. Le azioni che compie ed il modo in cui risponde al suo bambino si fanno sempre più cruente, mettendo in pericolo la vita di Sam che arriva quasi subito alla conclusione che Amelia non è più sua madre, divenendo finalmente un bambino quasi normale e spaccando i maroni in maniera contenuta.
Quello che inizialmente ha l'aria di essere un film del cavolo, assume poi i caratteri di una pellicola davvero impressionante per quanto ben fatta: una regia ineccepibile da parte della Kant, che ha saputo rendere l'idea del tormento con il suo The Babadook.
Il film si discosta completamente dal solito horror in cui i protagonisti vengono perseguitati da oscure presenze, perché l'entità che diventa l'incubo costante di una madre disperata e di un bambino disagiato, altro non è che l'esasperazione del costante sentimento di angoscia che affligge la protagonista. Il film è privo di improvvisi rumori o apparizioni che ti fanno saltare in aria e ti fanno lanciare il telecomando su Marte, ma tormenta lo spettatore con delle scene costruite in maniera sublime, lasciando una sensazione di oppressione davvero difficile da ricreare. Eppure questa esordiente spettacolare regista ci è riuscita. Una grossa mano l'ha data anche Essie Davis con la sua interpretazione talmente realistica da lasciare a bocca aperta. Non so se qualcuno avrebbe saputo fare di meglio nell'interpretare una donna che finisce in preda ad una vera e propria psicosi, ma lei ha saputo dare l'anima nell'impersonare una così grande afflizione.
Il Babadook (che a parer mio si rivela come fosse la proiezione di una mente ormai colma di affanni), riesce a terrorizzare con quelli che sono effettivamente i "demoni" di tutti i giorni, quelli che ci rendono la vita difficile e che tanto ci affliggono in periodi di debilitazione psicologica, apparendo come una vera e propria espressione figurata della più profonda reale ed angosciante depressione.

Mi è piaciuto perché: 


1. Non spaventa, ma angoscia..e lo fa davvero per tutta la sua durata, senza mai perdere colpi
2. E' girato con grande impegno. La regista c'ha due palle grosse come meloni.
3. Non contiene effetti speciali rincoglionisci-spettatore, non ne avrebbe mai avuto bisogno.


Non mi è piaciuto perché: NON M'HA FATTO DORMIRE.
Lo consiglio se: volete finalmente guardare un horror diverso, di spessore, quasi vecchio stile, che vi faccia rabbrividire sul serio
Non lo consiglio se: siete dei cagasotto come me e dovete dormire da soli.

Buona visione :-)

2 commenti: