Premetto che Noah appartiene a quella categoria di film
davvero difficili da recensire, ma siccome mi è molto piaciuto e sicuramente mi
ha lasciato qualcosa, ho pensato di buttar giù un paio di parole in modo da
convincere gli scettici a guardarlo.
Noah è un film del 2014 (scritto, diretto e prodotto da
Darren Aronofsky) che vanta un cast davvero esemplare: protagonista Russell
Crowe che interpreta il patriarca biblico Noè, seguito da una meravigliosa
Jennifer Connelly che sicuramente ricorderete in "Requiem for a
dream". Abbiamo poi una carinissima Emma Watson nei panni di Ila, la
"trovatella" adottata da Noè e sua moglie..e poi abbiamo anche un
piacevole Logan Lerman nei panni di Cam, secondogenito di Noè, che abbiamo già
visto in "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo" ed in
"Fury".
92 minuti di applausi per l'immenso Anthony Hopkins che ha
interpretato Matusalemme, mentre il primogenito di Noè, ovvero Sam, quello
troppocarinoproprio (che in realtà si chiama Douglas John Booth) é, credo,
quello meno famoso di tutti.
Il regista Aronfsky ha avuto non poche difficoltà ad adattare
la sceneggiatura alla durata di un film (che per altro non dura esattamente
quanto un battito di ciglia) poiché la storia di Noè nella Bibbia è abbastanza
breve e cita solo le vicende fondamentali e senza neppure accennare ai nomi dei
diversi personaggi della famiglia di Noè, per cui ha praticamente dovuto
colmare dei buchi narrativi infiniti per creare una storia che si adeguasse ad
un lungometraggio completo e che fosse scorrevole. Il risultato è senza dubbio
una storia assolutamente credibile, gradevole ed interessante, priva di ogni
alterazione esagerata. Ho ascoltato diversi pareri negativi su Noah, a molti non
è piaciuta questa ostentazione del fantasy, questo stravolgimento eccedente
della storia biblica..ma a me è piaciuto proprio per questo motivo.
Probabilmente il regista ha spezzato quel tradizionalismo tipico della storia
di Noè così come ci viene raccontata nella Bibbia, esplicando un lavoro di
grande spessore cinematografico, che ovviamente può anche non piacere a seconda
dei gusti dello spettatore, ma è anche vero che ogni regista ha il suo modo di
raccontare una storia ed ha il diritto di non attenersi del tutto all’autenticità
della stessa.
All'inizio del film, una breve presentazione racconta
pressappoco quello che accadde in principio con Adamo ed Eva, per poi passare
all'effettivo inizio del film che, in tutta sincerità, non avevo ben compreso.
Non riuscivo proprio a capire il senso di quello che stava accadendo, né chi
fossero quei "giganti di pietra" che tutti chiamavano
"vigilanti", ma siccome non mi dispiacevano affatto non mi sono
preoccupata più di tanto, almeno inizialmente.
Ma proprio quando ero in preda ad un attacco isterico e stavo
per tornare indietro di qualche minuto per vedere se m'ero persa qualcosa, ecco
che la spiegazione è arrivata, come un fulmine a ciel sereno. E da li mi sono
incollata allo schermo e mi sono lasciata trasportare dal fascino di questo
ottimo lungometraggio.
Quindi, se volete guardarlo, non vi stupite se all'inizio non
capirete praticamente nulla e vi sembrerà di guardare Fantaghirò, a tempo
debito riuscirete a comprendere di cosa si tratta.
'Sto film è di un bello spaziale: le scene sempre molto
profonde, gli scenari mozzafiato (per altro riprese quasi interamente girate in
Islanda, quindi vi lascio immaginare lo splendore dei paesaggi), gli effetti
speciali da panico ed ovviamente gli attori da Oscar IMMEDIATO.
A me Russel Crowe m’ha sempre fatto partire l’applauso
compulsivo, è uno degli attori migliori in circolazione.
Una domanda però mi tartassava il cervello e mi impediva di
concentrarmi a fondo nella visione del film: perché diavolo la voce del
doppiatore di Russel Crowe non è quella di Luca Ward? Non per sminuire Fabrizio
Pucci che ha una voce assolutamente meravigliosa ed ha svolto davvero un gran
lavoro, ma io volevo il mio adorato Luca Ward, che tra l’altro è il doppiatore
ufficiale di Crowe. Un po’ incazzata e delusa, mi sono armata di pazienza e
sono andata alla ricerca di qualche informazione utile a riguardo, anche
perché, se visionate il trailer del film, vi accorgerete che la voce del
protagonista è quella di Ward. E allora perché mai c’è stato questo
cambiamento? Ho scoperto, tramite il mio amico Google, che Luca Ward, tempo
addietro, ha pubblicato sul suo profilo facebook questo post: «Salve
a tutti! Non sarò la voce di Russell Crowe nel film Noah. La decisione non è
mia o di Russell. Ho voluto comunicarvelo perché forse aspettavate questo
doppiaggio, dopo i trailer già da me doppiati e perché credo nel profondo
rispetto verso il pubblico. Grazie a tutti, Forza e Onore!».
Non
dice però il motivo di questo cambiamento, ma vista l’evidente prostrazione che
traspare dalle sue parole, ho continuato a cercare ed ho così preso atto che si
è trattato di precisa volontà della Paramount Usa.
Queste le testuali parole della Universal Pictures Italy:
«Il
doppiaggio del film Noah, come per tutti i film Paramount, è stato seguito
direttamente da Paramount a Los Angeles».
Quindi, a
quanto pare, il doppiaggio in
questo caso è un’operazione eseguita direttamente dalla casa madre.
Eeeeeeeeeh
vabbè, “accontentiamoci” di Fabrizio Pucci, ma che delusione non potersi godere
la voce celestiale di Ward, soprattutto dopo essersi illusi durante la visione
del trailer!
Ma torniamo a noi:
Ho già
detto che Noah è onirico, almeno per quanto possa valere il mio personale
giudizio, ma certamente non è uno di quei film che ti vien voglia di riguardare
appena finisce, perché è un film impegnativo, bello ma impegnativo, così come
lo è Troy. E’ un film la cui trama si svolge molto lentamente. Nessuno mi fraintenda, non è un difetto, almeno secondo me, semplicemente
NON è un film passatempo da guardare se vuoi passare una seratina a cazzeggio
con gli amici, no. Noah va
guardato in silenzio, in pace, da soli o al massimo in coppia. Se avete voglia
di un filmetto passatempo da guardare tra pop corn e cocacola, potete sempre
affidarvi ad “Harry ti presento Sally”, ma se guardate Noah dovete
assolutamente attivare il cervello e godervelo a pieno, senza interruzioni, al
massimo sorseggiando una tisana al finocchietto ed a luci RIGOROSAMENTE
spente.
Che altro
devo dirvi? Non voglio spoilerare niente: guardatelo, emozionatevi,
impressionatevi e poi tirate le vostre conclusioni, io posso dire di essere
pienamente soddisfatta e che è sicuramente uno dei prodotti cinematografici
migliori del 2014.
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