giovedì 9 luglio 2015
CASE 39 - TUTTO SOMMATO MICA MALE
Buona sera miei pochi (ma buoni) lettori!
Come avrete certamente notato, ultimamente mi sono dedicata alla visione di films horror, che non solo non sono esattamente il mio genere, ma siccome mi fanno anche cagare sotto ho sempre preferito starne alla larga, però si sa: una buona critica cinematografica (passatemi il termine) deve guardare anche ciò che non ama, così lo faccio senza obiettare :-)
Ieri sera, mentre girovagavo alla ricerca di un buon horror, mi sono imbattuta in questo titolo: Case 39.
Il nome già mi piaceva, il cast pure: Renée Zellweger nei panni di un'assistente sociale e Bradley Cooper (fico come non mai) nei panni di uno psicologo che comunque schiatta a metà film in circostanze davvero orribili.
Ma veniamo alla trama:
Emily è un'assistente sociale particolarmente sensibile alle problematiche dei suoi giovanissimi "pazienti" e, quando le capita fra le mani il caso di Lilith Sullivan, una bambina di dieci anni vittima di probabili abusi da parte dei genitori, la prende a cuore e decide di aiutarla in tutti i modi (non l'avesse mai fatto).
Emily si presenta a casa dei genitori della piccola e dopo una chiacchierata decisamente poco amichevole, ne deduce che la bambina è in grave pericolo, finché un giorno non decide di dare il suo numero alla piccola Lilith, intimandole di chiamarla nel caso si sentisse in pericolo.
Intanto Emily si reca dall'amico poliziotto Mike, nella speranza che possa fare qualcosa, ma lui le risponde che per intervenire c'è bisogno di prove concrete che dimostrano la violenza dei genitori nei confronti della bambina.
La sera stessa, mentre la rassegnatissima Emily è sul divano a farsi i beneamati cazzacci suoi, riceve OVVIAMENTE la telefonata della bimba (passaggio scontato come i prezzi dei cinesi durante i saldi) che le dice, sottovoce, di essere spaventata perché i suoi genitori vogliono ucciderla.
Emily chiama il suo amico Mike e si reca di corsa a casa Sullivan e, appena sente le urla strazianti di Lilith, chiede all'amico di sfondare la porta d'ingresso.
Una volta fatta irruzione in casa, la scena che si ritrovano davanti è terrificante: la piccola rinchiusa nel forno acceso, in cucina, tipo tacchino ripieno nel giorno del ringraziamento.
Dopo una breve ma intensa lotta tra Mike e i genitori di Lilith, la bambina viene tratta in salvo e portata in ospedale.
Emily è shockata per ciò che ha visto e non riesce a capire da dove possa venire questa cattiveria, nell'attesa di una nuova famiglia per Lilith, viene convinta dalla stessa a richiederne l'affidamento. Emily lo ottiene, e per un primo periodo le cose sembrano andare a gonfie vele: la bimba è dolcissima, educatissima e bellissima.
Vi starete chiedendo, a questo punto, dove diavolo sta Cooper in 'sto film.
C'è, ma ricopre un ruolo secondario, diciamo che è colui che nel tempo libero si sbatte Emily e che sostiene psicologicamente i bambini dei casi da lei trattati..ah, dimenticavo: è quello che solitamente muore per primo.
Comunque: nel frattempo Diego, uno dei bimbi seguiti da Emily, uccide i suoi genitori e, dopo una serie di indagini, si scopre che il piccolo aveva ricevuto una telefonata partita da casa di Emily alle 2 del mattino (e qui lo spettatore capisce che c'è qualcosa che non va).
Un bel giorno, durante una seduta psicologica con la piccola Lilith, Douglas (Cooper, insomma) viene praticamente minacciato dalla piccola, la quale diventa praticamente un'altra persona.
Assume un'espressione da psicopatica con il sorrisetto stampato su quella faccetta di merda, un'espressione che non lascia alcun dubbio: 'sta figliola è pericolosa.
Da che risultava bellissima e dolcissima, arrivati a questo punto del film ci si inizia a fare qualche domandina: chi è questa bambina? Ma è davvero una bambina? E se fosse il demonio? Forse soffre di doppia personalità?
La stessa sera della seduta, quel bel fustaccione di Dauglas, riceve una telefonata e, dopo aver risposto, muore in un modo veramente orripilante, nel bagno di casa.
A questo punto è chiaro che quella cagata di bambina è un demonio che riesce ad agire sulla volontà e sulle percezioni delle persone, fino a fargli commettere qualunque cose lei voglia.
Emily si reca in carcere per parlare con i genitori della bimba-demone, ma non riesce a parlare con la madre, in quanto è sotto l'influenza satanica di Lilith che si sta divertendo a farle credere di essere avvolta dalle fiamme. Che cucciola.
Emily riesce però a parlare con il padre, il quale la mette in guardia e le dice che loro l'hanno sopportata per dieci lunghi anni e, che l'unico modo per fermarla, è ucciderla nel sonno, l'unico momento in cui è inerme, ma le dice anche che Lilith non dorme quasi mai, per cui deve necessariamente invertasi qualcosa.
Ovviamente Emily, turbata, decide di far fuori la piccola bestia, ma non ci riesce.
A un certo punto decide perfino di dar fuoco alla casa, ma se la ritrova alle spalle mentre guarda le fiamme che divorano la sua abitazione.
Emily è disperata, non sa che fare, fino a che non inizia a guidare come una matta con il mostro in macchina e, dopo una serie di allucinazioni provocatele da Lilith, va fuori strada di proposito e precipita in un molo, dove riesce a liberarsi del demone che muore annegato (non s'è mai visto un demone che muore annegato dopo che è sopravvissuto praticamente a qualunque cosa) e nuotando raggiunge la superficie. A questo punto Emily è libera di vivere la sua vita in pace senza bimbi demoniaci fra le balle.
Allora: complessivamente si tratta di un buon prodotto.
E' piacevolissimo nella prima parte, avvincente nella seconda, un po' noioso e lento verso la fine, ma tutto sommato è molto carino e ben strutturato.
Il film è ricco di momenti saltodaldivanoearrivosullaluna, ma non credo possa essere totalmente definito horror.
Non fa paura, forse mette un po' di tensione, qui l'unica cosa che spaventa sul serio è la bimba con le sue espressioni da psicopatica indemoniata, ma si sa: i bambini sono gli esseri più belli, ma anche i più inquietanti nella storia del cinema.
Alla fine diciamo che la figura del bambino demoniaco ce la mettono un po' ovunque, gira e rigira è sempre la solita minestra, basta prendere un cuccioletto con gli occhietti teneri, esile, bianco come un cadavere e mettergli un coltello in mano. E tutti si cagano sotto.
Buona l'interpretazione degli attori, sopratutto la piccola Jodelle Ferland è sublime, la Zellweger forse la preferisco in ruoli meno impegnativi e "seriosi", ma devo dire che se l'è cavata egregiamente, anche se non riuscivo a non pensarla nei panni di Bridget Jones mentre indossava i suoi mutandoni antisesso modello nonna Elvira.
Cooper non so, gli danno sempre ruoli un po' demmerda, lui è quasi del tutto inespressivo, però è figo e quindi lo accettiamo piucchevolentieri, sopratutto se non ha un fucile da cecchino in mano e non recita in film di Clint Eastwood.
Mi è piaciuto perché:
- E' scorrevole
- E' ricco di colpi di scena
- E' un ottimo film passatempo che consiglio di guardare al posto di roba come Paranormal Activity
Non mi è piaciuto perché:
- E' terribilmente scontato
- Verso la seconda metà si perde in troppe banalità che finiscono per renderlo noioso
Lo consiglio se:
- Vi piace la Zellweger
- Morite per Cooper
- Vi piace l'idea dei bambini psicopatici
Non lo consiglio se:
- State per avere un figlio
Alla prossima :-)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento