Non so cosa sarebbe successo se avessi visto il film senza un qualche distrazione, per cui, sono contenta di averlo visto mangiando.
Un film talmente scassacazzo da farti passare persino la fame, ma non si sa perchè ti tiene incollato allo schermo almeno fino a quando... ve lo racconto dai!
Inizia bene, in maniera abbastanza dinamica, con l'areo che precipita nel bel mezzo dell'oceano e un tizio (Tom Hanks), unico superstite, arriva annaspando su un isola deserta (ma che più deserta non si può).
A questo punto lo spettatore pensa che il film sarà fichissimo, super cazzuto, pensa che da un momento all'altro spunterà dagli alberi qualche animale inferocito o che una massa di indigeni assalga il naufrago cercando di mangiarlo a colazione. Il guaio è che, invece, non succede proprio una ceppa di minchia.
Infatti il film si svolge nel più completo silenzio con lui che scrive la tipica richiesta d'aiuto sulla sabbia, lui che si porta in giro certe scatole con dentro una palla (tenete bene in mente questa palla, per favore), dei pattini da pista su ghiaccio che userà a mò di coltelli ed un abito da donna.
Poi una mattina scorge in lontananza na specie di canotto distrutto e crede che qualcuno sia andato a prenderlo, mentre quando lui si avvicina scopre che altro non è che il corpo esanime di uno dei passeggeri dell'aereo.
Lo porta con se sull'isola e gli dona degna sepoltura, togliendogli prima le scarpe cosi che possa utilizzarle. Poi gli fa la lapide (dici tu, devo pur passare il tempo no?).
Intanto lo spettatore inizia a chiedersi (essendo ormai passati credo 45/50 minuti) se accadrà mai qualcosa, quindi tornando all'inizio di questa recensione, dove ho scritto che ti tiene incollato allo schermo, vi dico che in realtà è proprio così..ma solo perchè sei curioso:
A. Di sapere se accadrà qualcosa di fico
B. Di ascoltare un accenno di dialogo pure con un animale, una pietra, un granello di sabbia
C. Di vedere come e quando arriveranno i soccorsi
Il cazzone, ad un certo punto, vedendo una lucina in lontananza (una nave, forse) decide di partire all'arrembaggio sul suo canottino bucato, ma le onde causate dalla barriera corallina lo mandano 10 metri indietro ogni volta che ne fa 5 avanti. Ovviamente arriva l'onda tzunami che lo investe, lo catapulta e lo fa rimbalzare sul fondale che gli trafigge gambe, braccia ecc..
Era meglio se rimaneva dov'era, visto che mo si ritrova ferito.
Vista la botta e le scarse condizioni igieniche, lo spettatore penserà che la gamba inizierà ad andare in cancrena e che egli sarà costretto ad amputarsela a mò di Rambo.
Non succede. La gamba viene dimenticata e lui guarisce come se fosse passato dal pronto soccorso, tuttavia poco più tardi sentendo un certo dolorino ad un molare, prima maledice il dentista, poi se lo stacca a pietrate e sviene come un coglione con la testa vicino al fuoco. Peccato non sia morto incendiato, sarebbe stato interessante.
Beh, vi ho detto prima di tenere a mente la palla di cui sopra.
La palla si chiamerà Wilson e diverrà il suo migliore amico.
Lo porta sempre con se, ci ha disegnato sopra una faccia con il sangue della mano che si è abilmente trafitto con i pattini sopra citati.
Più tardi gli creerà anche un ciuffo di capelli fatto con della paglietta, ed ecco che iniziano i dialoghi.
Ci parla in continuazione, e ad un certo punto, preso da un raptus di follia lo lancia in mare. Due attimi dopo si pente e inizia a urlare come un pazzo in mezzo all'oceano "WILSOOOOOOOOOOOOOOOOOON!! WILSOOOOOOOOOOOOOON!!! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!! DOVE SEEEEEEEEEEEEEEI!!MI DISPIACEEEEE".
Poi lo trova, mi stupisco di come non abbia mai avuto un rapporto sessuale con la suddetta palla da calcio.
Fatto sta che passano quattro anni.
E dopo quattro anni decide che è arrivata l'ora di andarsene dopo aver avuto l'illuminazione datagli da un pezzo di aereo galleggiante sull'acqua.
Decide di utilizzarlo per costruire una zattera e superare finalmente la barriera di tzunami che non era riuscito a varcare con il suo canottino bucato.
Ovviamente vuole portare con se il piccolo Wilson, per cui lo lega ben saldo sulla zattera ed è pronto a partire.
Con grande stile riesce a superare la barriera e passa notti e giorni interi a galleggiare in mare aperto ed ogni mattina lo sveglia una balenottera spruzzandogli acqua addosso (commovente!).
Una sera arriva una bufera, ma lui con la sua zatterella e il mare forza 9, riesce a sopravvivere perdendo però il piccolo Wilson.
Non vi dico la scena tristissima di lui che si tuffa dalla zattera per recuperare il suo tondo amico, a momenti annega per prenderlo con se. Peccato che non ci riesce a mentre Wilson si allontana galleggiante lui urla "WILSOOOOON NON CI RIESCOOOO MI DISPIACEEEE" e poi passa una nottata intera a piangere in maniera oltremodo disperata e priva di senso logico.
Il giorno dopo, dopo il solito spruzzo d'acqua della balenottera diventata ormai la sua sveglia personale, dietro di lui ecco passare una grossa nave.
Finalmente viene tratto in salvo (ma la scena manco si vede, quindi io ho atteso 2 ore di film a vuoto) e finalmente ritorna alla sua vita.
La moglie riceve una telefonatina e qualcuno dall'altra parte della cornetta gli avrà detto "abbiamo ripescato tuo marito in mezzo ai pescecani". La reazione di lei è ovvia: sviene come una pera mentre dietro di lei si intravede un tizio con i suoi figli.
Chiaramente si è rifatta una vita visto e considerato che non ha avuto notizie del marito naufrago per 4 lunghi anni, per lei era morto e sepolto.
E lo sapete chi è il nuovo marito? No?? Lo volete sapere??
Il dentista che lui ha bestemmiato sull'isola prima di staccarsi il dente a pietrate.
THE END.
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